OCCORRE UN PO’ DI CHIAREZZA

Alessandro Zangara

Articolo 29 (Attività cogestite di studio e di approfondimento)
1. Fermo restando il numero complessivo dei giorni di assemblea autorizzabili nell’anno, su richiesta dell’assemblea degli studenti e degli insegnanti che si dichiarino interessati e disponibili, il dirigente scolastico può autorizzare lo svolgimento di attività di studio e ricerca su tematiche proposte dagli studenti, anche per due giorni consecutivi di lezione.

Cosa vuol dire questo?
Vuol dire:
primo, che dovete smetterla di fermarmi nei corridoi dicendomi: “Oh, ma che rappresentante sfigato sei? Non si fa nemmeno autogestione quest’ anno?”;
secondo, che non si tratta di AUTOgestione, bensì di COgestione, e questo presuppone non solo una partecipazione attiva dei tanto odiati professori, ma anche il fatto che la richiesta per la desiderata COgestione sia fatta da un’ assemblea di studenti (più semplicemente collettivo) e da un gruppo abbastanza corposo di insegnanti.

Detto questo, vi chiedo, non sarà colpa nostra?
Ovvia la risposta, poichè in sei anni di AUTOgestione, ho visto poche volte gruppi seri, non solo per esclusiva colpa dei capigruppo, che hanno comunque contribuito, ma anche per colpa nostra (e mi ci metto anche io dentro), di noi studenti, che aspettavano l’ AUTOgestione per non fare un emerito nulla diciamo!
Vorrei ricordarvi la pessima figura fatta l’anno scorso, eh si ragazzi, abbiamo proprio toccato il fondo!
Vi sembra normale che in una scuola che si rispetti, quale è la nostra, la proposta di un gruppo denominato gruppo cinema sia: “LO SVARIONE DEGLI ANELLI”?; o che si siano visti gruppi triti e ritriti come sesso e disagio?!
Quindi, secondo la ma personalissima opinione, meglio saltare un anno, riflettere, e cercare nuovi spunti per fare qualcosa di veramente costruttivo, che sia però diverso dalle ore di lezione, non dico che la COgestione debba essere una lezione, me nemmeno svacco totale.

Sperando in una risposta, vi saluto,

Zac!

4 commenti su “OCCORRE UN PO’ DI CHIAREZZA”

  1. Wei Zac! Vorrei rispondere non tanto a te, ma a chi ti da del rappresentante sfigato: rappresentare vuol dire prendersi carico di richieste e proposte da parte dei rappresentati e cercare nell’ambito della legalità di far sì che tali richieste e proposte siano prese in considerazione da chi ne è di dovere.
    Conosco abbastanza bene Zac e so che è un ragazzo responsabile e penso sia più che adatto a questo ruolo nella nostra scuola. Se lui non riesce a far sì che certe cose vengano effettuate, dovremmo farci solo un esame di coscienza e capire che lo sbaglio è stato unicamente di noi studenti e non certo del rappresentante di turno (che sia degli anni scorsi o di questo).
    Nel corso degli anni in cui sono stato in questa scuola ho partecipato sempre all’autogestione 2 da semplice studente e 3 da capogruppo e ho visto un declino non tanto da parte dei capogruppo, ma da parte dei ragazzi nei gruppi: mancava l’interesse, il minimo rispetto per chi per gestire un gruppo aveva fatto un lavoro e per i pochi che invece volevano discutere e fare qualcosa di produttivo! Più gli anni passavano più si diffondava l’idea e il relativo comportamente di “Autogesta, giorni di festa”.
    Negli anni io ho realmente imparato dall’Autogestione e sono l’uomo che sono anche grazie a questa esperienza, in cui ho affrontato tematiche più che interessanti, utili, e soprattutto formative.
    Davvero mi piange il cuore vedere i soliti 5 o 6 al collettivo e leggere le solite risposte sui questionari per gli argomenti…
    Questo è uno spazio per voi, cari colleghi miei, ore che la scuola mette a disposizione per la vostra formazione sia come studenti, ma sopratutto come persone.
    O l’autogetione(o cogestione che sia) la si fa con questa testa o come dice Zac tanto vale non farla.

  2. Sono d’accordo con te, ma c’è da dire che non è che io non sia riuscito a far si che il preside o il consiglio d’istituto ci passi questi giorni, ma che è proprio del regolamento che questa cogestione sia fatta in un certo modo, se fino ad ora si era riusciti a fare cose senza senso, quest’ anno, a costo di diventare il raprresentante sotto il quale non si è fatta autogestione, preferisco assumermi questa responsabilità ed esprimere la mia idea, che in quanto idea del rappresentante di istituto, credo abbia un peso.
    Poi, come ti ho già detto, se ci saranno proposte serie, da parte di noi studenti e dei professori, sono disposto sicuramente ad andare dal preside, metterci il mio bel faccino, ed esporre, anche perchè il preside non è un dittatore, ma solo la punta di un sistema che non dipende esclusivamente da lui.
    Spero vi siano altre risposte.

  3. Belle parole.

    però penso sia facile combinare danni e poi pentirsi, come penso sia facile giudicare il male fatto, ma non trovare rimedio.
    La Cogestione, come la chiami tu, la vogliamo tutti, no? Deve essere fatta in modo serio?
    Bene, cerchiamo il modo di farla seriamente.
    Non è criticando il passato che si trova la soluzione, no?
    Una volta che siamo tutti convinti che le autogestioni fatte in precendenza sono state gestite in maniera scorretta si può iniziare a pensare a novità concrete.
    In quanto rappresentate dovresti essere il primo a dare l’esempio e a prenderla in modo serio.
    Per la storia dello sfigato non so che dire.
    Io non so cosa fai come rappresentate, spero tu faccia il tuo dovere, visto che ho anche votato il tuo gruppo ^^.

  4. durante l’ultima assemblea ho scoperto cosa fosse il collettivo e oggi vi ho partecipato…… come ho già detto in un altro commento l’autogestione fatta con la testa è davvero utile…… cerchiamo di non fare stupidate se quest’anno si farà autogestione

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