VIAGGIANDO LUNGO LA FASCIA DI CLARKE

Come molti avran fatto a loro volta, ieri sera ho assistito al dibattito in Senato sul canale dedicato (satellite Hotbird 13 Est). Il livello stilistico degli interventi era, come al solito, paurosamente basso: tanto che suonavano semplicemente grottesche le citazioni storiche o “dotte”, che qualche oratore improvvisava in mezzo ad interventi privi di contenuti politici e ricchi di offese e attacchi personali.
Dopo ho visto il telegiornale, con gli sputi e gli insulti lanciati nel pomeriggio a chi aveva dichiarato di voler votare diversamente da quanto deciso dal proprio capobastone. Ho pensato, istintivamente, a quanti anni sono passati dalla fine della guerra, quando sulle spoglie di settecentomila morti si scrisse la nostra bella Costituzione repubblicana, dopo un civile confronto fra ideologie che in varie parti del mondo si confrontavano con le armi in pugno. Ho pensato a mio padre, alle scelte che aveva dovuto fare, a vent’anni, a rischio della vita. E tutto ciò per produrre questo bel risultato? Tutto questo per consentire a un “Onorevole Collega” di gridare “uomo di merda” al senatore Cusumano? Bastano così pochi decenni per cancellare tutto?
Allora mi sono rifugiato sul satellite Astra 19,2 Est, e ho guardato la partita Ghana-Namibia (Coppa d’Africa: su quel satellite il canale Eurosport è gratis). Ghanesi nettamente superiori, ma non segnavano mai: cercavano la bella azione, il colpo ad effetto. Mi consolava la visione di quel calcio un po’ trasognato e danzato, così diverso da quello muscolare, sleale e rancoroso che siamo abituati a subire in dosi massicce.
Sempre sullo stesso satellite, mi sono visto un paio di telegiornali tedeschi (ogni Land ha la sua TV regionale). Mentre davano la notizia della caduta di Prodi, passavano anche loro le immagini del Senato, al momento dell’aggressione a Cusumano. Forse i Tedeschi non sapevano leggere il “labiale” degli insulti, ma sicuramente hanno visto e compreso benissimo gli sputi.
Per finire di soffrire, mi sono spostato su Astra 28,2 E. Su quel satellite sono visibili i telegiornali della BBC. Alla pagina 888 di Televideo, è disponibile una sottotitolatura degli interventi dei giornalisti, che passa sullo schermo con solo pochi secondi di ritardo e mi è indispensabile per capire qualcosa. Anche qui, le immagini della rissa, fortemente contrastanti con un commento molto misurato, tipicamente British, ma anche molto allusivo.
Mi sono chiesto che cosa posso fare per far sapere che questa classe politica non mi rappresenta. Che di quella gente non ho eletto nessuno perché c’erano liste “bloccate” preconfezionate dai satrapi di vario colore. Che, al di là delle personali convinzioni politico-ideologiche, c’è un’emergenza morale che non possiamo più far finta di non vedere e che ci chiama, tutti quanti, a fare qualcosa.

10 commenti su “VIAGGIANDO LUNGO LA FASCIA DI CLARKE”

  1. Uno scandalo, già.
    Forse meglio davvero guardarsi Ghana-Namibia che assistere a certe scene, dove intolleranza e non rispetto, ma soprattutto mancanza di (come dice lei) morale, la fanno da padrone.

  2. ha perfettamente ragione!
    L’ Italia si trova in una situazione di emergenza che non può più passare inosservata!ma gli italiani sono troppo pigri, a mio avviso: tutti sono bravi a lamentarsi ma poi difficilemente sono disposti a impegnarsi per cambiare le cose…..
    chissà dove si andrà a finire…

  3. Leggendo il suo preciso e puntuale commento vorrei rispondere, per lo meno avere qualcosa da dire, ma mi trovo così sfiduciato da non riuscire a farlo. Non mi vengono in mente nomi o partiti in grado di aiutarci quando alla base manca TUTTO, perfino un minimo di educazione. Pensare a un futuro per i miei figli e guardare in faccia chi ci governa e ci governerà mi rattrista profondamente. Fosse stato un film mi sarei divertito,ma quella era ed è la nostra realtà e allora non rido piu’! Quando facevo le gare ero ORGOGLIOSISSIMO di girare il mondo con la tuta dell’Italia,ora forse metterei su una giacca a vento… Che tristezza…!!!

  4. «c’è un’emergenza morale che non possiamo più far finta di non vedere e che ci chiama, tutti quanti, a fare qualcosa»
    (Preside Marco Parma, 25 Gennaio 2008)

    Cosa fare? Cosa fare? COSA FARE ????

    E’ un interrogativo che mi pongo da molto tempo. Come cittadino, come consigliere comunale, come ITALIANO.

    Non è la capacità di ragionare o la capacità di giudicare che manca agli italiani, ai giovani, agli studenti.

    Tutti sanno o intuiscono quello che succede. Tutti sentono un crampo allo stomaco di disgusto per quelle classi dirigenti che fanno finta di governare il nostro paese mentre in realtà lo depredano.

    E’ che ci siamo abituati a convivere con questo senso di nausea.

    Ora, quello che accade in questi giorni ci ha provocato un rigurgito che ha acuito tale senso di nausea.

    E, prima di fare l’abitudine a questo sapore amaro che abbiamo in bocca, forse dovremmo veramente interrogarci su cosa fare per mandarlo via per sempre.

    Un mio caro amico, Serafino Piras, dice che per risolvere i problemi bisogna “partire da se stessi”.

    E allora, il mio invito è quello che ciascuno di noi riparta da se stesso, interrogandosi sulla necessità di:

    1) Reclutare in ogni fibra del proprio essere, dalla fronte ai talloni, tutto il coraggio di cui siamo capaci. Fare scelte importanti richiede coraggio, molto coraggio.

    2) Allenare la volontà. Mandare via i bifolchi che, a vari livelli, governano il nostro paese richiede volontà. La volontà di un Italia migliore.

    3) Rivendicare la nostra dignità. Stato, Democrazia e Legalità sono i più preziosi valori che i nostri predecessori ci hanno donato a costo della vita. Questo ci conferisce la dignità di essere Italiani. A questa dignità non dobbiamo rinunciare. A nessun prezzo.

    Se riusciremo a riflettere su questi punti, le nostre prossime scelte contribuiranno certamente ad un Italia migliore.

    E, nel giorno della Memoria, potremo ricordare i nostri padri onorandoli a testa alta.

    Il vostro affezionato
    Davide Currò
    http://www.davidecurro.it
    http://www.rozzano.info

  5. Oggi, nel giorno della Memoria, il mio pensiero va a mio padre e a tutti quelli che come lui sono stati deportati in campi di concentramento/lavoro in Germania all’età di 20 anni . Lui di quel periodo non parla volentieri : sono stati troppi gli orrori a cui ha assistito, troppe le violenze che ha subito, troppi i morti . Quei tre anni l’hanno profondamente segnato sia nel fisico (alla liberazione pesava 35 kg) sia nell’animo . Ma ancora oggi, nonostante la veneranda età di 86 anni, lui si ribella di fronte a palesi atti che possano ledere la libertà di qualcuno, trasmettendo così a me e ai miei figli questa volontà di combattere ogni giorno le nostre piccole battaglie affinchè i preziosi valori di legalità, libertà e democrazia non vadano persi . Fatti come quelli accaduti in senato nei giorni scorsi lo hanno profondamente colpito, non solo per la caduta di stile, ma soprattutto perchè ha avuto la sensazione di un ritorno storico a fatti che mai avrebbe voluto rivedere e rivivere .

  6. salve a tutti….perfettamente d’accordo con il prof. Caldarelli…. non mi vanto di essere italiano…….. vedere quelle scene in senato è quasi divertente……sembrava uno scherzo…..più in giù di cosi non possiamo andare speriamo di risalire….

    palla

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