La semiretta

La scomparsa di Giogiò lascia in noi insegnanti un turbamento indefinibile. Non pochi a scuola speravano, conoscendola, se non una vittoria, almeno in un’accettabile compromesso con la
malattia.
Chi più di lei poteva farcela, con la grinta e la determinazione di cui era capace?
Ci ha sorpresi anni fa accennando ai primi segni del male con quella sua capacità di sdrammatizzare.
Il precipitare della situazione in questi giorni ha sorpreso di nuovo chi di noi scommetteva sulla sua prodigiosa forza vitale.

Ci mancheranno i suoi modi aperti e leali, il suo pensiero costante a ognuno dei figli, la sua passione per lo sport, la vita sana e semplice.
Ci mancherà il suo entusiasmo di insegnare le sue materie con quella contagiosa convinzione che fossero così accessibili.
Ci resta il ricordo di onesti e animati confronti, di giorni pieni di sole alla fine degli esami e di successivi segnati dall’angoscia.

Le dobbiamo riconoscenza per averci insegnato la lezione più difficile della vita, quella di continuare a vivere e soffrire a testa alta, con dignità, accettando con coraggio la sorte.

Chi crede, sa che lei continuerà, nella pace ma con l’energia solita, il cammino lungo la semiretta che tende all’infinito.

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