Il ministro Fioroni annuncia solennemente che per l’università conteranno la bravura ed il curriculum scolastico. Come farà? Cito dal comunicato stampa.
Per l’accesso ai corsi universitari a numero programmato, nel punteggio massimo di 105 punti, 80 saranno assegnati sulla base del risultato del test d’ingresso e 25 saranno dati agli studenti che avranno conseguito risultati di eccellenza a scuola. A tal fine contribuiranno: la media complessiva, non inferiore a sette decimi, dei voti ottenuti negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni di frequenza della scuola secondaria superiore; la valutazione finale conseguita nell’esame di Stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni, che comunque non deve essere inferiore a 80/100; la lode ottenuta nella valutazione finale dell’esame di Stato; le votazioni, uguali o superiori agli otto decimi, conseguite negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni in discipline, predefinite nel bando di accesso a corsi universitari, che abbiano diretta attinenza o siano comunque significative per il corso di laurea prescelto.
Spero che il provvedimento sia scritto meglio del comunicato stampa. Voi capite che cosa vuol dire « la valutazione finale conseguita nell’esame di Stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni»?
Pazienza. Quel mi preoccupa di più è un’altra cosa: come al solito, sembra pezo el tacon del buso, il rimedio sembra peggiore del male.
Lodevole l’intento di rimediare al problema dei test d’ingresso truccati. Rendendoli meno manipolabili? No, si punta sul curriculum scolastico, sui voti. Ma non è chiaro al ministro che in Italia ci sono tanti tipi di scuola e che i voti vengono assegnati con criteri diversi? Idealmente tutti i titoli di studio dovrebbero avere lo stesso valore, in pratica non è così. E poi ci sono differenze da regione a regione e, soprattutto, ci sono le scuole private. Non sanno tutti gli studenti d’Italia che passando da un liceo classico statale ad uno privato è possibile fare rapidi progressi ed ottenere in breve tempo votazioni altissime? Com’è che i nostri ministri non lo capiscono?