il mio articolo non è né il primo, né sarà l’ultimo, in occasione del ricordo e della morte prematura della professoressa gritti.
è stata una notizia che mi ha sconvolto. molto.
con la professoressa Gritti di sicuro non sono mai stato un alunno modello. la matematica non solo non mi è mai piaciuta, ma proprio non mi ha mai interessato. inoltre, uno spirito libero come me poco poteva avere da condividere con una persona come lei, ligia sempre all’ordine.
ai tempi del liceo pensavo a lei come una dittatrice, con quei suoi modi bruschi, con le sue spiegazioni velocissime (ma sempre chiare e concise…direi esemplari, dato che anche un caprone come me è riuscito bene o male a trarne qualcosa), il suo essere di strettissime vedute…infatti molte volte con lei ho discusso molto animatamente, in qualità anche di rappresentante di classe.
lei e i suoi pensieri erano il contrario di ciò che mi contraddistingueva…e lo stesso probabilmente pensava lei di me…si lamentava del mio (mancato) studio con me e i miei genitori, ripetendo miliardi di volte che io sarei stato capace di fare molto di più. per andarle contro le davo torto, dicevo che si sbagliava, che non sarei mai riuscito a fare di meglio, nascondendole il fatto che della matematica proprio non me ne fregava nulla. si vedeva chiaramente che mentivo, non sono capace di contare su balle…
nonostante tutto questo, nonostante le avessi dato sempre dei buonissimi motivi per disprezzarmi, per pensare di me come di un fallito, lei mi ha sempre tenuto in considerazione, si interessava spesso al mio rapporto con la musica contestandomi il fatto che amavo un’arte che per il 50% è fatta della matematica che tanto odiavo, le interessava sapere il mio punto di vista su tematiche di attualità e quando tiravo fuori la mia comicità nei modi e nei tempi giusti sapeva anche ridere…ripeto, tutto questo nonostante io abbia fatto di tutto per farmi odiare da lei…
in questi 2 anni che mi hanno diviso dal liceo, con tante mie esperienze, ho appreso con molto ritardo tutte le cose che lei mi ha insegnato scolasticamente e umanamente…così tanto in ritardo che non ho fatto neanche in tempo a ringraziarla e scusarmi con lei…
beata/maledetta adolescenza…
sperando pascalmente che un paradiso esista e sperando che la professoressa Gritti sia lì…