A quanto pare a Rozzano, per la precisione a Quinto Stampi, c’è un’industria chimica, la BECROMAL S.P.A., che in un anno “spara” nel cielo della nostra città 40 tonnellate di ammoniaca e versa nell’acqua 2.200 tonnellate di cloruri. La suddetta azienda risulta anche essere una delle maggiori consumatrici di energia elettrica della provincia di Milano; dunque non stiamo parlando di un piccolo laboratorio clandestino nascosto in uno scantinato. Forse è il caso interessarsi un po’ più a fondo della faccenda, visto che l’ “educazione alla cittadinanza” ci insegna ad occuparci di ciò che è di pubblico interesse, e non vedo cosa ci sia di più pubblico e vitale dell’aria e dell’acqua.
Oltre a lavorare, io abito anche a Rozzano e mi piacerebbe sapere cosa pensano gli amministratori della mia città di questo oltraggio all’ambiente; anzi, al mio amico Paganini che vorrebbe organizzare incontri a scuola con esponenti della politica, suggerisco questo tema di confronto, e non per ascoltare chiacchiere sull'”effetto serra” o sul “Protocollo di Kyoto”, ma per sapere come concretamente tutela la salute e il territorio chi governa qui ed ora. Ma tutti noi, intanto, cerchiamo di dare il giusto risalto a una questione che ci riguarda da vicino.
Mi aspettavo decine di commenti. Invece ancora niente.
Come se non si trattasse della nostra aria e della nostra acqua.
Si protesta contro il decreto sui debiti formativi. E contro chi mette a repentaglio la nostra salute?
Mio padre che lavora in industrie chimiche suggerisce di denunciare le presunte violazioni ambientali all’ ARPA…Sono cifre inumane…