A seguito dell’aumento di crimini fra i giovanissimi e della diffusione di armi nelle scuole, un’azienda inglese ha proposto delle divise scolastiche rinforzate al kevlar, la stessa fibra sintetica utilizzata nellla produzione di giubbotti antiproiettile.
A quanto pare, queste divise hanno incontrato un certo interesse da parte delle famiglie degli studenti, arrivate al punto di doversi preoccupare di proteggere i propri ragazzi da “accidentali” coltellate o colpi di arma da fuoco durante le ore di lezione.
Fa riflettere come, in questo caso, a strumenti di prevenzione educativi e culturali vengano sostituiti equipaggiamenti paramilitari.
Del resto, se troppo spesso i modelli di riferimento dei giovani sono le gang-band di rapper che vivono una vita fatta di musica, armi, sesso e droga, come possiamo stupirci se poi i giovani cercano di emularli o diventare come loro?
E’ un modello perverso che alimenta se stesso.
Davide
PS:
Ah, dimenticavo! 😉
LINK DELL’AZIENDA:
http://www.bladerunner.tv/ (si può acquistare on line)
SERVIZIO RAI:
http://www.youtube.com/watch?v=dilzmBH8ZV0
Mi sento un vero eroe. Sono pronto ad entrare nell’aula senza elmetto e senza giubbotto antiproiettile.
Insegno dal 12 dicembre 1975. Quasi 32 anni di vero sprezzo del pericolo.
Professore…
Ci sarà sempre il rischio di un proiettile vagante se continuerà a interrogare su Kant e Hegel!
Sprezzante sì, ma incosciente no! 😉
E comunque, caro Davide, non sono del tutto d’accordo con te. Prima di andare a vedere le gang di strada bisognerebbe parlare dei videogiochi, così tanto diffusi negli USA, incentrati sulla violenza e sugli spargimenti di sangue.
Ma la colpa non è solo di questi, così come non lo è solo delle bande di rapper!
I motivi sono molteplici.
Ma questo è solo un commento, non un post, perciò non mi dilungo…
Caro Valentino, per fortuna non dovrò più interrogarti.
però una ripassatina a Kant ed Hegel potresti darla ugualmente.
Caro professore, piuttosto che ripassare Kant e Hegel preferirei fare una tesi di laurea su quanti granelli di sabbia ci sono sulla Terra…
Ma fortunatamente ho di meglio da fare… 😉