2 luglio 2007
Sono le quasi le 8 del mattino, mi trovo a scuola pronto ad affrontare la mia ultima interrogazione da liceale… sarò l’ultimo dei 5 esaminati, perciò mi aspetto che prima delle 13 il mio calvario non sarà finito… sono quasi due ore che me la sto facendo sotto e sono teso come una corda di violino…
Sono le 8 e mezza… la tragedia ha inizio… il commissario esterno di arte non si è presentato per via di una misteriosa malattia che lo ha colpito all’ultimo secondo… passano i minuti, le ore… ormai sono le undici e mezza, quando la prof di italiano ci dice di tornare casa perchè la macchina burocratica del provveditorato è lenta e macchinosa e stare a scuola ad aspettare non servirebbe a nulla…desolati ce ne torniamo a casa…
Ormai sono quasi le 13… ogni mio pronostico è definitivamente saltato… non solo non ho ancora finito l’esame, ma tantomeno l’ho iniziato… arriva una telefonato dalla scuola che ci dice che gli esami orali inizieranno alle 14… menomale…
Mi presento a scuola per le 15 e mezza… sono ancora al secondo canditato… poi il tempo inizia a farsi incrediblmente più corto… via il secondo, via il terzo, via il quarto… la scuola è definitivamente vuota… ci siamo io, i prof e forse qualcun’altro…
Sono le 19 e un quarto… tocca a me… va tutto bene… sono stanco, distrutto ma FELICE… alla fine del colloquio il prof mi dice che avrò qualcosa da raccontare ai miei nipoti… proprio vero…
Sono oramai le 20 e trentadue minuti… con un ritardo stratosferico sulla ipotetica tabella di marcia ho finito… esco fuori da scuola, ancora ci credo… sono finiti 5 anni, è finito tutto… sono stanco, distrutto ma FELICE