Opinioni sull esame

Leggendo con piacere l’articolo di Dario[ Darietto dai che Riccione ci aspetta 🙂 ]ho voluto commentare anche io questi esami. Sinceramente sono dell’idea che la delusione generale, la mia in primis, derivi da una mancanza di oggettività nelle valutazione; c’è quasi la sensazione che i voti fossero stati già decisi primi che ci sedessimo sulla sedia per l’orale. L’amarezza non viene dunque dalla delusione per il voto in se, ma nel percepire che non tutti siano stati valutati allo stesso modo.
Spero che in un futuro prossimo arrivi un lungimirante ministro che capisca che gli esami, se si pensa ancora che gli esami possano essere davvero utili, necessitano di una commissione interamente esterna, dove ogni alunno è solamente un numero, uno fra tanti, un po’ come in università, oppure che vengano eliminati del tutto, perché cosi sono praticamente inutili.
Sono convinto che chi ha sgobbato per tutti questi anni sui libri è giusto che riceva i giusti riconoscimenti, e forse proprio per questo gli esami dovrebbero essere eliminati.
Ma se si è convinti dell’importanza di un esame, della necessità di testare una persona alla fine di un percorso, è giusto che nessuno venga minimamente avvantaggiato.
La vita è piena di esami, e chi in questi anni ha conseguito qualche certificazione extra-scolastica sa che nessuno valuta il tuo passato, le tue esperienze, ma solo cosa in quel momento sei capace di fare, come sai combattere l’agitazione e la pressione, come ti sai rapportare con un mondo nuovo.
Nonostante tutto, sono fiero del mio esame, e questo è ciò che conta; fiero in questi cinque anni di avere espresso sempre il mio parere, anche se contro corrente, fiero di avere vissuto la scuola, di non avere solo studiato, fiero di aver capito che nelle vita l’importante è camminare a testa alta e sapere che spesso bisogna saper mandare giù bocconi molto amari?

Lorenzo

4 commenti su “Opinioni sull esame”

  1. Certamente, la vita è un esame continuo,ma nel mondo del lavoro, prima di prenderti in considerazione,leggono il tuo curriculum. Ne deduco che all’esame sia altrettanto importante dare una valutazione anche all’andamento scolastico dei ragazzi.Non credo sia giusto affidare anni di fatiche (ovviamente per chi ha sempre studiato)al risultato dei soli giorni d’esame!

  2. Già, la sensazione è proprio quella: quella di intravedere sul tabellone finale dei voti un sottile velo di “pre-decisione” (sempre ammesso che esista il termine). E’ forte in me la convinzione che si sia voluto aiutare fino in fondo (e fin troppo) chi negli anni ha avuto buone valutazioni, pur non facendo un esame esaltante.
    Ma allora l’esame a che serve?
    Ad ufficializzare le valutazioni conseguite durante i 5 anni?
    Non avrebbe molto senso.
    Di conseguenza perchè non considerare e valutare l’effettiva preparazione sulle materie, la capacità di vincere la pressione senza scoppiare in lacrime o cambiando colore in viso e la forza di guardare negli occhi commissioni interne o esterne DURANTE l’esame?
    perchè tapparsi il naso e valutare sulla fiducia?
    perchè uno studente da 6 risicato non può aspirare ad ottime valutazioni?
    perchè ognuno di noi esce da questa scuola con appiccicato il voto con cui era stato bollato fin dall’inizio?
    Non ne so proprio il motivo.
    So solo che sono fiero del mio esame, fiero di aver declamato ad alta voce la mia tesina mentre passavo lo sguardo negli sguardi di tutti i commissari, fiero del mio voto e fiero del mio cammino e della mia crescita dal punto di vista scolastico e umano.
    Solo sono un poco deluso da quella “giustizia scolastica”, “trasparenza” e “valutazione paritaria” in cui ho creduto fino all’ultimo, ma che, proprio all’ultimo, ho perso di vista.

  3. Ok, a volte penso anch’io che gli esami potrebbero essere eliminati,se non altro si concorrerrebbe a ridurre la spesa pubblica. D’altro canto se è vero che “gli esami non finiscono mai”, allora direi che servono a chi li deve sostenere per acquisire un minimo di esperienza per affrontare quell’interminabile sequela di esami della vita.Ma infondo, non siete poi anche fieri della tesina, di aver sostenuto lo sguardo dei commissari, del vostro cammino scolastico etc. Sono un traguardo e non mi sembra poco!

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