Puntualmente, con l’arrivo di Giugno e a causa dell’imminente fine dell’anno scolastico, il nostro blog si tinge di malinconia.
Leggo l’articolo di Dario, giunto ormai al suo ultimo anno e dunque in procinto di abbandonare questa scuola: mi commuovo come una bambina quando parla delle lezioni con il (mitico!) Cola o delle sudate con il prof. Caldarelli, momenti che per cinque anni rappresentano la nostra routine ma che, una volta usciti dal Calvino, non si potranno più rivivere.
Anche l’intervento di Sconsolata emana quella tipica malinconia, mista ad affetto, che si prova quando ci si volta a guardare il passato: mi sento gli occhi lucidi quando leggo le sue parole riguardo al familiare ambiente liceale, così diverso da quello universitario…e mi fa sorridere teneramente il suo riferimento al “miglior professore di filosofia del mondo”!
Poi leggo il post di Suicidal Insanity…e la mia malinconia raggiunge livelli notevoli, devo dire.
Penso di capirlo perfettamente quando afferma di aver scoperto l’amore per la letteratura e il piacere di scrivere grazie a lei: in due anni, grazie a lei, abbiamo imparato davvero tante cose, sia dal punto di vista scolastico che umano… e ce ne ricorderemo anche tra molti anni, ne sono sicura.
Tutto ciò non vuole essere una sviolinata o, peggio, mero “lecchinaggio”, ma una semplice osservazione da parte di tutta la classe.
Con la Fine che bussa alle porte, ormai non rimane più molto da dire… L’anno prossimo sarà il mio ultimo anno in questa scuola: sono sicura che tra un anno preciso mi ritroverò ancora qui, davanti alla tastiera del mio PC, con la solita malinconia affettuosa nel cuore, a pensare a quei cinque anni trascorsi in questo istituto e volati via in un batter d’occhio.