MALINCONIA

E’ passato ormai quasi un anno, è tutta una nuova vita non siamo più piccoli studenti di provincia, eppure qualche volte nelle aule immense di 300 persone dove non hai un nome, sei un numero, affiora un velo di malinconia. Quante volte al liceo ho sognato di essere la sola, responsabile di me stessa di decidere le date di compiti ed esami, di poter decidere se alzarmi o no e quando studiare. Molte volte mentre sono nel bel mezzo della lezione penso al liceo e un velo di malinconia mi avvolge. Non tornerei mai indietro, l’università è fantastica ma non c’è più quel clima di familiarità, non sei più circondato da quello stress, che però ti fa sentire importante e voluto. All’università nessuno ti dice più “se non hai capito te lo spiego io” oppure “studia fa i compiti” o ancora “smettila” o” però hai visto sei migliorato”.
All’università non sono Sara, sono semplicemente uno dei tanti studenti. Benvenuti nel mondo reale dove non sei più accudito e protetto. Detto ciò l’università è un’avventura straordinaria e fantastica solo ogni tanto scende quel vuoto di malinconia.
Devo fare un appello: prof nonostante Natoli è Natoli lei rimarrà nel mio cuore sempre il più grande prof di filosofia nei secoli, nessuno potrà mai competere con lei…beh a parte il mio genio!

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