Gita a Camogli

“fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”
“Lasciate ogni speranza voi ch’ a Camogli andate”
Caro Dante, scusami tanto, ma questo inizio epico si addice perfettamente per introdurre questo racconto. A Camogli, appunto, Liguria, poco distante da Genova. Forse non è tra i luoghi di villeggiatura più famosi in Italia, diciamo che la si conosce per la focaccia. Quando qualche mese fa i prof Longhi e Colavolpe ci presentarono questa gita, i commenti non sono stati molto buoni, anzi, c’era anche chi scommetteva che avremmo trovato brutto tempo e che, essendo lunedì, le focaccerie sarebbero state chiuse (medaglia a Dima e Paolo)! Ma ritorniamo a oggi, 7 maggio, giorno della gita. In stazione tutti più o meno puntuali, alla spedizione mancano solo la Colicci (febbre), la Caraci (distorsione alla caviglia) e Vrenna (esame per la moto al pomeriggio, chiedete a lui come è andata).
Alle 8.10 il treno parte , inizia l’avventura, terza gita di classe in tre anni, (ma nessuno poteva immaginare che questa sarebbe stata la migliore)
Davanti ci sono comunque due ore e passa di treno, sembra un’ eternità, ma tra un “nomi cose e città” e un po’ di musica (medaglia per Teo), si arriva alla stazione di Camogli. C’è il sole, minimo 20 gradi, si sta proprio bene. Ci piazziamo liberamente in riva al mare, circondati dagli scogli;  sistemiamo gli asciugamani, cambio jeans-costume, via le magliette e tutti a prendere il sole! 20 ragazzi sdraiati tranquillamente a rosolarsi al caldo sole estivo, anche se siamo solo a maggio. Spuntano i panini, più o meno sono le 11, sarebbe l’intervallo in una normale giornata di scuola, e invece no, siamo in vacanza: non ufficialmente, chiaro, è solo una pausa di vita in un mese che è un incubo: una vera e propria boccata d’aria, e che aria! Il cielo è limpido, il sole splende, un filettino di vento scuote un po’ il mare. Sembra un paradiso. E Camogli si presenta così, un angolino tranquillo dove si può passare una bella giornata in compagnia. Qualcuno non resiste e si precipita a comprare le classiche focacce liguri, formaggio e cipolla; qualcun altro non sta fermo e improvvisa una passeggiata in spiaggia, sui sassi, a piedi nudi: bravi! (medaglie per Marika, Grilli e Dima). Sole, mare, musica e Gazzetta, cosa si può volere di più dalla vita? Un Lucano? Meglio, il Colavolpe che, blocco di fogli e matita in mano, inizia a far schizzi del paesaggio intorno: in lontananza si vede Genova, il porto, poi una chiesetta in primo piano e ancora mare, mare, mare. Ogni tanto arriva qualche schizzo d’acqua, ma i prof proprio non ci lasciano fare il bagno.
Il prof si scatena e con alcuni “discepoli” che lo seguono partono i primi capolavori artistici (medaglie per Teo, Chiara, Paolo, Roberta, Alice e Giuseppe). Qualcuno non si schioda dall’asciugamano per prendersi la prima abbronzatura stagionale (medaglie alla Fede, Veronica, Marika, Chiara e Mara). Si continua per un paio d’ore, le schiene cominciano ad arrossarsi, ringraziamento alla Longhi che cede gentilmente agli scottati Alice e Paolo la crema solare.
Mentre tutti i ragazzi e il Colavolpe danno spettacolo con la pallina da calcio, la Longhi controlla tutto con occhio vigile (medaglie di platino per entrambi). Altra avventura: alle due si prende il battello per andare a San Fruttuoso, circa venti minuti. Qualcuno non resiste proprio senza le ammiratrici e allora allo sbarco a San Fruttuoso c’è chi riesce a far colpo su delle ragazzine in gita (medaglie a Teo e Chiare). Ah, quando uno è un latin lover o un “porpo” come dice il Colavolpe… Ma il tempo passa veloce quando ci si diverte, peccato. E’ già l’ora di ritornare verso Camogli: ancora sul traghetto e si ritorna verso la stazione. Treno 666 – mmm – superstiziosi? Per fortuna tutto bene, anzi, abbiamo altre due ore per fare un po’ di casino come solo noi siamo capaci, visto che questa volta siamo divisi in scompartimenti,  quindi spazio ancora alla musica e alla pazza gioia. A dire il vero dei bambini di quinta elementare sono riusciti a tenerci testa per un po’ ma noi siamo la 3<sup>a</sup> A, e chi ci ferma ? Alle 8.10 circa siamo a Milano.
Tutto finito, peccato, è stata senza dubbio una vera goduria, più che una gita d’istruzione è stata una vera mini-vacanza! Bilancio finale della gita: 3-4 ustionati, tutta la classe più o meno abbronzata, prof soddisfatti perché siamo riusciti a non sfasciare nulla, un MP3 perso, 2 foto di gruppo, qualche opera artistica eccezionale, tante focacce comprate e portate a casa, un bocciato e zero tuffi in mare!
Comunque grazie mille a tutti per questa bella esperienza, e l’anno prossimo tutti ad Amsterdam! Voto alla gita: 7.5. Voto ai prof: 8. voto a noi: 9+, siamo i migliori!!!

disegno di Roberta D'Alessandro - castello medievale della Dragonara

 

disegno di Matteo Zanoni - Santa Maria Assunta di Camogli

 

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