perche??

sono qua anche oggi. per l’ennesima volta. ormai penso proprio di non riuscire piu ad andare avanti. la mia vita e quasi una ruota che gira per forza dell’inerzia.. non so perche vado avanti. o meglio ho una vaga idea. e come se vivessi per una cosa che so di non poter mai raggiungere. quasi fossi una falena. ma il punto e che a volte quella luce che mi muove si eclissa. e ho solo voglia di farla finita. in uno dei tanti modi esistenti. non mi manchera nessuno penso. non rimpiangero niente. se non lei… la mia luce.. in realta penso che non rimpiangerei niente poiche una volta morti, al di fuori delle boiate del binomio paradiso\inferno, io ritengo non ci sia niente. e se la mia mente, la mia vita diventasse tutt’uno con il nulla, come potrei rimpiangere non essendo dotato di mente ed intelletto con cui rimpiangere? sarebbe quasi una soddisfazione. non pensare piu. non soffrire piu. non piangere piu. non sanguinare piu. e gia… le uniche certezze vere che posso affermare mi siano rimaste sono il sangue che mi scorre nelle vene e il dolore. nient’altro. “it feels bad to be alone… cryin’ by yourself livin’ in a broken home…” tanto per citare i Papa Roach. anche la famiglia e per me ormai un fantasma. per me i miei genitori non esistono piu. non voglio rivederli mai piu, ne semplicemente sentire la loro voce. e come se il mondo mi fosse crollato addosso. mi sento anche in colpa, perche so che facendo cio e scrivendo anche questo maledetto blog ferisco delle persone. come la mia migliore amica, che in questo spazio mi limitero a chiamare Kelly… lei capira… lei mi vuole bene. ma io non riesco a vivere con il suo affetto. non ce la faccio proprio. e mi arrabbio con me stesso anche per questo. perche so solo fare cazzate. non ho mai combinato niente in questa vita. alcuni di voi mi daranno del debole, mi insulteranno, si arrabbieranno perche in fondo ho degli amici che mi vogliono bene e quindi non dovrei essere cosi giu.. ma fate cio che volete. non mi importa. giudicatemi come volete. questo post serve come sfogo a me. non voglio dimostrare niente. non voglio compassione. non voglio pieta. voglio solo farvi sapere che anche nelle persone da cui meno ve lo aspettate si potrebbe nascondere un dolore insopportabile. magari lo stupido della classe… quello che se ne esce sempre con una battuta per far ridere i compagni… ma muore dentro. anzi… probabilmente e gia morto da molto tempo… concludo questo post nella stessa follia che lo ha caratterizzato per tutto lo svolgimento. a presto. riflettete. siete sicuri di dare il massimo a quelli che vi circondano? so che non e facile… ma cercate… voi che avete ancora della gioia racchiusa nel cuore e avete la forza di farlo… fatelo anche per me…

p.s. se sentite il bisogno di dire a qualcuno che gli volete bene, fatelo… perche ieri non tornera, e il domani potrebbe non arrivare…

ti amo…. per sempre tuo… anche nella morte…

6 commenti su “perche??”

  1. tu sei semplicemente una delle persone migliori che io conosca
    e lo sai che ti voglio bene.. ma non preoccuparti di ferire me.. l’importante sei tu adesso..e io non mollo con te… non rinuncio ad aiutarti.. con tutta me stessa..
    ti voglio bene
    un bacio
    Kelly

  2. quello che dici è molto forte e toccante,ma non credere che la morte sia la risoluzione dei problemi terreni…voler morire e farla finita vuol dire solo scappare dai problemi senza cercare di risolverli…a questo mondo nessuno è inutile anzi…AMA LA VITA perchè essa è unica purtroppo,e bisogna godersi secondo per secondo,minuto per minuto,ora per ora,giorno per giorno,mese per mese e anno per anno tutte le gioie e i dolori che ci offre.Le gioie la rendono piacevole,i dolori aiutano a crescere mettono l’uomo alla prova e aiutano a miglioare la vita…

  3. Provo a tracciare un tuo profilo: sei una creatura notturna, come la falena, ti piace la musica metal, quella dura. Sei ipersensibile fino a farti male; hai un grande senso dello humour e sicuramente oltre a far ridere i tuoi compagni fai anche ridere i tuoi insegnanti.
    Vuoi far credere che non ti importa più di nessuno, però dici di sentirti in colpa perché con le tue parole sai di ferire le persone che ti vogliono bene.
    Dunque, falena che voli nel buio, perché non provi a parlarmi del tuo volo?
    Il mal di vivere è un tratto comune a molti grandi pensatori, scrittori, artisti, musicisti e persone normali che cercano tutti i giorni di fare buon viso anche di fronte alla sventura o al vuoto che hanno dentro. Non voglio dirti cose scontate, ma parla, parla con i tuoi compagni, parla con i tuoi prof, racconta i tuoi incubi, può aiutarti a liberarti dall’angoscia che ti attanaglia.

    Nello Colavolpe

  4. Le tue parole, mi hanno fatto venire in mente un quaderno che un ragazzo (più o meno trentacinque anni fa) mi fece trovare sul banco, a scuola. C’erano alcune poesie e un saluto, come di addio.
    Non ti sto a raccontare come fu frenetico e pieno di ansie quel giorno, per me, per gli altri compagni, per gli insegnanti e per suo padre. Lui se ne andò via di casa e non venne a scuola per un solo giorno, facendoci preoccupare così tanto.
    Lo rivedemmo molto presto, come tu avrai capito e lui era tornato diverso, come se veramente fosse stato via per tantissimo tempo.
    Anche noi eravamo come più consapevoli, come se veramente l’avessimo conosciuto solo allora.
    Forse in qualche modo, aveva sperimentato il morire e il rinascere e lo stesso fu per noi suoi amici.
    Io credo che tu abbia svelato anche ai tuoi compagni qualcosa di loro stessi.
    Hai trovato le parole per raccontare quel viaggio che tutti i giovani hanno fatto e faranno, alcuni più profondamente di altri, per diventare la meraviglia che già sono.
    Mi ha commosso la tua ricchezza e credo che col tempo si dispiegherà sempre di più, e sarà dono anche per quelli che ti sono vicini e anche per chi ti amerà in futuro.
    Un caro saluto… e continua così… non ti fermare mai!

  5. caro amico, non so chi tu possa essere…ma mi permetto di scriverti alcune cose:

    la vita è una canzone…e l’ultima cosa che può venire in mente a un musicista è interrompere quello che sta suonando…

    tutti siamo pieni di difficoltà, chi piccole e chi grandi.
    qualche anno fa pensavo anche io che magari farla finita non era così tanto una brutta idea…
    poi ho ascoltato i dischi dei beatles…e ti assicuro che bastano quelli per avere la sensazione che valga la pena di vivere…

  6. ogni volta che scorro le pagine di questo blog,trovo qualche tuo articolo…è inutile dire che vorrei tu scrivessi più spesso,perchè so che non lo farai.Come ti ho detto molte volte hai la dote di saper trasmettere concetti,emozioni,sensazioni con l’uso delle parole,cosa non accessibile a tutti,il che dimostrerebbe che non sei un debole e non “fai solo cazzate”,anzi,da questi articoli io sto imparando tante cose,anche se tu spesso affermi il contrario.
    In ogni singola persona è racchiuso il dolore,ci compone e,purtroppo,troppo spesso,fa parte della nostra esistenza,come il tassello di un puzzle.altre volte invece è il contorno dei nostri lineamenti,altre ancora è il colore.
    è dura andare avanti dopo aver ricevuto una o più delusioni,ma a volte anche un piccolo bagliore di questa luce,può darti la forza di voltare pagina e poco per volta ricominciare a scrivere il tuo poema e incantare nuovamente numerosi lettori!
    grazie di tutto!un abbraccio forte forte
    beso ciao

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