LA VITA PUO’ ESSERE “SCOMODA”

Dario Passaro


Se posso concordare con buona parte del tuo discorso Leo, c’è qualcosa che non mi permette di appoggiarti pienamente sin dall’inizio.
Proprio tu dicevi che l’uomo ha diverse concezioni della vita, dono divino, barlume tra le oscurità, sequenza meccanicistica di eventi… Beh in effetti è questa molteplice visione della vita che porta a ragionamenti differenti.
Colui che pensa che la vita sia un dono, tenderà a non volerla sprecare ed essere rispettoso delle leggi divine (che spesso si traducono con umane), facendo in modo di essere il migliore se stesso. Per il meccanicista invece, la vita non è altro che un susseguirsi di eventi dettati dalla legge causa-effetto, quindi che ci sia un massacro od un periodo di pace e prosperità, a lui poco importa perché la storia è composta da avvenimenti, belli o brutti che siano.
La fame e la miseria per il religioso (o non) sono segni di disgrazia e un modo per fare della carità, per una persona che vede la vita come un passare di azioni è solamente un tassello dell’infinito mosaico della storia.
E’ questo che differenzia le visioni ed è questo che non ci può permettere di denunciare la concezione anche superflua che l’uomo ha della vita…
Ogni visione è valida e sensata ed il declamarne l’inadeguatezza senza comprendere la sua giustificazione d’essere è come precludere la possibiltà di aprire altre porte perché quasi ci è scomodo pensare che esistano.

DarIO

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