Conferenza sulla CGIL – a Pello

il professor Paganini


Caro Pello,
sicuramente durante il periodo fascista è stato fatto qualcosa di buono per i lavoratori. Il fascismo ha dominato l’Italia per un periodo molto lungo e sarebbe ben strano se non avesse fatto nulla di positivo. Non dimentichiamo che il fascismo si connotava in senso antisocialista ed anticomunista e, per conseguenza, faceva tesoro della novità derivante dal carattere di massa di questi partiti e doveva tener conto delle loro rivendicazioni. Già Bismarck, per esempio, aveva introdotto in Germania un’avanzata legislazione sociale anche per sottrarre la classe operaia all’influenza delle forze di ispirazione socialista.
Quando ne abbiamo parlato in classe non ho avuto difficoltà a riconoscere al regime il merito di aver creato, ad esempio, INPS e INAIL (allora si chiamavano INFPS e INFAIL dove la F stava per “fascista”), l’OMNI (Opera Nazionale Maternità e Infanzia) e gli ECA (Enti Comunali di Assistenza). A Mussolini si deve anche la riduzione dell’orario di lavoro settimanale a quaranta ore (per combattere la disoccupazione).
Tutto questo, come vedi, non ho difficoltà ad ammetterlo, ma ebbe un prezzo: la soppressione di partiti e sindacati non fascisti e l’annullamento di ogni ruolo politico popolare e di ogni libertà di opinione individuale al di fuori di quanto voluto dal partito.
Quanto alla relazione del dottor Fiume, non dimentichiamo che parlava di storia sindacale. Ovvio, quindi, che abbia parlato del contesto in cui si preparò la nascita del sindacato ed ovvio anche che abbia trascurato il periodo fascista in cui il sindacato fu praticamente spazzato via con la violenza e con la repressione.
Se proprio vogliamo rimproverare qualcosa al dottor Fiume (che aveva, comunque, la scusante del poco tempo a disposizione per presentare un lungo periodo storico), possiamo

  • rilevare come abbia dato l’impressione che la CGL (alla nascita si chiamava così) sia sorta e si sia sviluppata in una specie di vuoto sindacale: non una parola sulla Rerum Novarum, sul sindacalismo cattolico, sulla CIL, sull’USI, sulla CISL, la UIL, ecc.
  • rimarcare che ha presentato la CGT francese come strettamente legata al partito socialista, mentre sin dal tempo del Congresso di Amiens (1906) aveva fieramente proclamato la propria autonomia dai partiti.

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