La professoressa Addolorata Nellavello non cambia mai, non pare invecchiare: dev’essere mummia dalla nascita.
Con i colleghi non parla quasi mai, nemmeno risponde al saluto; in classe deve parlare per dovere professionale e produce negli alunni un torpore catalettico.
Le emozioni sembra non la sfiorino: se ne prova, non riescono a trasmettersi al viso ed al corpo.
Vestita grigio lutto, persino la faccia è grigio lutto, segue imperturbabile il suo percorso e, alla fine dell’anno, con l’ampia falce miete le sue vittime.
Speriamo resti lontana dalla nostra scuola.