Zivido di S.Giuliano-10 aprile, pomeriggio.
Rullano i tamburi, arrivano gli Svizzeri. Suggestivo. Pare di tornare al tragico 13 settembre 1515, quando su questi campi si battereno francesi e imperiali, i primi per la riconquista del milanese, i secondi per la sua difesa. Nella battaglia di Marignano (oggi Melegnano), definita poi Battaglia di Giganti, 30.000 svizzeri scesero dalle valli della Confederazione al servizio di Massimiliano Sforza (imperiali). Al termine della terribile battaglia, dai 5.000 ai 13.000 svizzeri rimasero sul terreno.
“Ex Clade Salus“
Un drappello di Guardie Svizzere Pontificie in congedo ( le più giovani in uniforme cinquecentesca, in cammino da Bellinzona a Roma per commemorare il 500° della fondazione della Guardia Svizzera) hanno ieri reso omaggio, alla presenza del console generale svizzero a Milano, al memoriale in pietra eretto accanto all’antica chiesetta di Zivido, testimone delle vicende di quei lontani giorni.
«Ex clade salus» è inciso nella lapide, ‘dalla sconfitta, la salvezza’. Quella tragedia, infatti, segnò talmente la Confederazione elvetica da indurla alla neutralità perpetua.
Gli ‘Schweizer Gardisten‘ più anziani mi dicevano di aver servito sotto i papi Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II.
Come gesto di simpatia, l’Oberst (colonnello) Rüegger, conoscendo le debolezze dell’inviato del Calvino, gli ha fatto omaggio di una tavoletta originale di Militär-Schokolade.
Ne valeva la pena…