Un’ora di supplenza.

Sabato scorso mi è capitata una supplenza in 2C: cosa aspettarsi in una seconda che non conosci, alla quarta ora del sabato, con ragazzi che dovrebbero fare Educazione Fisica? Il caos primordiale, il festival dell’ebetismo, il trionfo del nulla. Niente di tutto ciò. Ho conosciuto un gruppo di ragazzi che avevano voglia di parlare, che hanno dato voce al loro sentimento di frustrazione e inadeguatezza. Mi hanno molto colpito perché li ho sentiti depressi e scoraggiati, direi sconfitti. Mi hanno raccontato del loro fallimento scolastico, della rassegnata consapevolezza di non poter diventare una 3c in quanto, tra ritiri e bocciature, non ci saranno i numeri sufficienti a mantenere in vita la classe. Sono rimasto impressionato dal racconto del loro vissuto scolastico che descriveva un percorso impervio e faticosissimo verso una vetta irraggiungibile. Non ho colto nelle loro confidenze la mancanza di motivazione verso lo studio, bensì la convinzione di non essere all’altezza. Li ho spronati a reagire e a non gettare la spugna, a parlare coi loro insegnanti, a confrontarsi con gli studenti delle altre classi. Ho cercato di dir loro che la nostra scuola è certo impegnativa, ma può anche essere gratificante.
L’ora è volata, ma sono uscito da quell’aula con l’amaro in bocca. Ho pensato che talvolta mettiamo una distanza incolmabile tra noi e i nostri allievi, riversiamo loro addosso una quantità di nozioni ma senza stabilire un’autentica relazione (che non significa collusione, lassismo, indulgenza eccessiva o confusione di ruoli). Dovremmo sempre ricordarci che nel loro insuccesso c’è anche un po’ del nostro. I ragazzi della 2C me lo hanno ricordato, e io per questo li ringrazio.

2 commenti su “Un’ora di supplenza.”

  1. Anch’io li ringrazio per la stessa ragione.
    Da qualche anno ci stiamo specchiando (io per primo!), un po’ narcisisticamente, nei nostri successi. E’ sicuramente vero che siamo bravi: ma dobbiamo comunque migliorare e non deporre mai la sana abitudine dell’autocritica.

  2. Mi sento anch’io di ringraziarli, soprattutto alla luce di quanto purtroppo solo oggi leggo . Sono veramente in gamba e sicuramente all’altezza : giovedì sera lo avete ampiamente dimostrato !

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