La sirena cambia tono e pare sempre più vicina. Il lampo azzurro intermittente spazza la mia via. E’ per me, solo per me. I vicini si affacciano a curiosare. E’ il professore. Barcolla. Si appoggia ad un’auto ferma. E’ una vita che accompagno parenti sulle ambulanze, stavolta è tutta mia. Accidenti come sto male. Devo avere si e no cinque minuti di vita, lo si legge sui volti tesi dei volontari. Fagli un C12. Ossigeno. Tutto l’ossigeno. Mettigli la pinzetta al dito. E’ giunta la mia ora. Avanti una supplente. Cosa è successo, mi fa quello col modulo. Non ricordo, sono caduto in bagno, voglio un legale. E le verifiche di febbraio, penso, chi le correggerà? Mi dia un documento. Ma siamo seri, sto o non sto morendo? Il veicolo è ora lanciato nell’alba buia d’inverno. Il solito vecchio, penserà la gente svegliata dalla sirena. Ennò, cari miei, io di roba ne devo ancora spiegare, un insegnante non può lasciare un piano di lavoro a metà per il suo banale funerale. Che fifa, ragazzi, stavolta ci lasciamo le penne. Com’è bianco il soffitto. Mamma, che sbalzi. Come farà uno a morire? Siamo arrivati, fa lo zelante crocerossino per consolarmi. Oddio, Non respiro più. Era un brav’uomo, dirà il preside. Si stenda. Si fa presto a dire si stenda a un morituro. Acc, devo ancora interrogare il Cittrulli di 3S. Si assenta il furbetto, adesso imparerà a giocare con l’i-pod mentre spiego. Beh, ok, lo sentirò da ghost. Non mi sfuggirà più. Un voto che va dato, va dato. La sirena si spegne. Porte spalancate. Pronto soccorso. Infermieri annoiati. Com’è banale morire, penso. Insufficienza respiratoria. Urgente, via, spazio 4. Dalla barella al lettino a rotelle, viaaa verso la fineee. Che macabra gardaland. Com’è bello andar sulla carrozzella. Someone is knocking at yo’ do’ Oh Lord. It’s old sinner… Ah come la cantavano i Golden Gate Quartet. Elettrodi, presto. Nooo sul petto villoso con gli adesivi, voglio morire in pace. Tuttapposto. Alles in Ordnung diceva l’usciere di Schoenbrunn al barone von Trotta. Non è infarto. O bella. Lastre! Ecco qua, prof., solo due costole rotte: VI e VII.
Un duello al Prater all’alba per una leggiadra viennese? No. Guardi questo puntino bianco qui sotto l’ascella. Spillone Voodoo. Cittrulllliiiiiiiii, gran…!