Cari tutti,
strano scrivere a tutto l’universo scolastico calvinese. Si saltano i ruoli e si condivide uno spazio in cui non siamo tenuti (o quasi) a conformarci alle regole che dividono gli adulti dagli studenti, i professori di lettere da quelli delle materie scientifiche/tecniche, i liceali dagli studenti delle altre sezioni, i bidelli… – pardon il personale ATA – dai docenti, il preside… beh mi fermo qui, onde evitare rovinose gaffes.
Insegno ormai da qualche anno in questa scuola. Mi si vede poco – sono in part-time – ma quando entro nella nostra scuola sono contenta. Forse non devo affrontare il peso delle tante ore come i miei colleghi che capisco estenuati dalla singolar tenzone del trasferire A TUTTI la curiosità di conoscere e approfondire, interrogarsi e mettersi in discussione.
Comprendere, nel senso più letterale del termine, non è facile.
Ma la scuola è un ambiente davvero speciale. Io mi sento ogni volta fortunata per l’occasione di avere a che fare con gli studenti: animali – passatemi il termine – da studiare con attenzione, microcosmi divini dove tutto è in nuce e sta per “scoppiare” da un momento all’altro.
Mi viene in mente una frase di Bruno Munari “Albero: lenta esplosione del seme”.
Ecco ragazzi, io vi vedo così: tanti futuri alberi.
Un abbraccio a chi conosco e a chi non ancora.
Antonia Mealli